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“ETERNA PRESENZA” Pedro Salinas…

Eterna presenza  

Non importa che non ti abbia,
non importa che non ti veda.
Prima ti abbracciavo,
prima ti guardavo,
ti cercavo tutta,
ti desideravo intera.
Oggi non chiedo più
né alle mani, né agli occhi,
le ultime prove.
Di starmi accanto
ti chiedevo prima,
sì, vicino a me, sì,
sì, però lì fuori.
E mi accontentavo
di sentire che le tue mani
mi davano le tue mani,
che ai miei occhi
assicuravano presenza.
Quello che ti chiedo adesso
è di più, molto di più,
che bacio o sguardo:
è che tu stia più vicina
a me, dentro.
Come il vento è invisibile, pur dando
la sua vita alla candela.
Come la luce è
quieta, fissa, immobile,
fungendo da centro
che non vacilla mai
al tremulo corpo
di fiamma che trema.
Come è la stella,
presente e sicura,
senza voce e senza tatto,
nel cuore aperto,
sereno, del lago.
Quello che ti chiedo
è solo che tu sia
anima della mia anima,
sangue del mio sangue
dentro le vene.
» che tu stia in me
come il cuore
mio che mai
vedrò, toccherò
e i cui battiti
non si stancano mai
di darmi la mia vita
fino a quando morirò.
Come lo scheletro,
il segreto profondo
del mio essere, che solo
mi vedrà la terra,
però che in vita
è quello che si incarica
di sostenere il mio peso,
di carne e di sogno,
di gioia e di dolore
misteriosamente
senza che ci siano occhi
che mai lo vedano.
Quello che ti chiedo
è che la corporea
passeggera assenza,
non sia per noi dimenticanza,
né fuga, né mancanza:
ma che sia per me
possessione totale
dell’anima lontana,
eterna presenza.
(Pedro Salinas)
Stelline

Flowerangel Designer

“Il gusto proibito dello zenzero” – Un libro di Ford Jamie.

1942, Seattle: Henry, un dodicenne di origini cinesi, trascorre le giornate in una scuola dove viene continuamente discriminato dai compagni americani e una casa dove il padre a stento gli rivolge la parola. Ma un giorno incontra degli occhi simili ai suoi: sono gli occhi di Keiko, una bambina giapponese con la quale instaura una profonda amicizia che sfocia poi in un amore che nessuna barriera riesce a ledere. 1986, Seattle: Henry è in lutto per la perdita di sua moglie Ethel. Che ne è stato di Keiko? Il ritrovamento nell’Hotel Panama di oggetti appartenuti ai giapponesi che negli anni della guerra furono deportati riapre una vecchia ferita che Henry però questa volta non vuole richiudere…Una ferita di nome Keiko. (Video)
Stelline
Un tragico capitolo della Storia fa da cornice a un amore dolce e triste…
Tracciato con una delicatezza, un’eleganza e un’intensità senza pari, che fa comprendere quando sia difficile talvolta poter amare liberamente.
Un libro storico, romantico, avvincente… che ha catturato la mia sensibilità fino al nucleo.
La scrittura è semplice, pulita e chiara che rende la lettura scorrevolissima… lo consiglio!

Flowerangel Designer

Relax… sole, mare a Sharm El Sheik…

Stelline
Avevo sempre sentito parlare di Sharm El Sheik ma non avevo avuto ancora modo di andarci… Con grande mio stupore ho trascorso in questa terra una settimana all’insegna del relax… sole e mare.
Sharm è la perla del Mar Rosso, si trova all’estremità meridionale della penisola del Sinai, in territorio egiziano.
Circondata da un vasto e arido deserto, si affaccia su uno dei mari tropicali più ricchi del mondo per varietà e concentrazione di vita marina: le molteplici specie dei coloratissimi abitanti del reef (il reef è la struttura corallina che si trova immediatamente nel muro d’acqua) e qui è stupenda!!!
Un mondo marino che nessun racconto o immagine o foto può illustrare. Una miriade di pesci di tutti i colori e forme uniti a una vegetazione variegata ti circonda e il tempo, quando sei in acqua, passa sempre troppo veloce. E’ un’ emozioe che nessuna parola potrà mai spiegare.
Un posto che consiglio a tutti gli amanti della fauna e della flora marina, a coloro che cercano una vacanza basata sulle bellezze della natura.
Un grazie alla mia compagna di viaggio… Nadia, senza la quale questa vacanza non sarebbe stata così fantastica!

Flowerangel Designer

“Acqua raccolta”… Il mio PENSIERO per TE…

Stelline

La sera è lucente e bagnata, di un colore blu intenso di acqua raccolta,

ma nelle mie orecchie echeggiano ancora i singhiozzi del mare,

echi lontani di Mediterraneo.

Guardo la tela e le pennellate di colore ancora senza una distinta forma;

nel mio cervello tante linee e mille figure in un connubio di surrealità.

Domani, quando la luce naturale irradierà questo quadro argenteo, darò pennellate sanguigne,

e dei profili prenderanno forma al vigoroso movimento delle mie mani.

D’improvviso un subitaneo fascino ghermisce il mio sguardo…

e la tua raffinata avvenenza, un modello di linee delicate e perfette, sorride ai miei occhi.

Un terribile tremito interiore mi afferra!

Sorrido alla tua parvenza proiettata dai miei ricordi che pian piano si dissolve nell’istante in cui cerco di afferrarti.
M
i piace questo silenzio e questa sublime solitudine che l’attesa della tua presenza diventa quasi piacere…

così seguendo il corso dei pensieri, un benessere occupa le mie membra e sento i nostri cuori battere all’unisono.

                                                                                                                               (8/10)

Flowerangel Designer

Per dire, attraverso una nota canzone di Fabrizio De Andrè, che Andrea è libero di AMARE chi vuole!!!

Capita ancora troppo spesso che gli omosessuali vengano giudicati non in quanto persone capaci come altre di aiutare e di amare il prossimo, ma in base a un aspetto privato: il loro orientamento sessuale.
Vittima di questa superficialità discriminatoria non è solo l’omosessuale, è la società intera. Siamo tutti noi.
Perché siamo costretti ad assistere ad aggressioni e molestie contro innocenti, gesti che consideriamo estranei alla vita civile. E quando accade questo, chiunque può essere il prossimo oggetto di persecuzione.
Magari tuo fratello. Magari tuo figlio. Dietro questa violenza c’è una parola triste e carica di odio: omofobia.
L’omofobia è l’avversione immotivata e irrazionale alle persone omosessuali. Come tutte le fobie, l’omofobia è una paura patologica. E’ il terrore dell’intimità con lo stesso sesso, che spesso nasconde l’angoscia di guardarsi nello specchio fino in fondo. Per sopravvivere, la paura si inventa un pregiudizio e un nemico da accusare, umiliare, prendere a pugni.
Ma la paura resta, e tutta la violenza del mondo non basta a lavarla via quando è dentro.
 
Stelline

Flowerangel Designer

Non voglio dimenticarti, amore – Alda Merini

Non voglio dimenticarti, amore,
né accendere altre poesie:
ecco, lucciola arguta, dal risguardo dolce,
la poesia ti domanda
e bastava una inutile carezza
a capovolgere il mondo.
La strega segreta che ci ha guardato
ha carpito la nudità del terrore,
quella che prende tutti gli amanti
raccolti dentro un’ascia di ricordi.

Alda Merini

(da "Fiore di poesia" – Einaudi 1998)

Stelline

Flowerangel Designer

Un Capodanno tra FIABA e NEVE…

Anche questo Capodanno… come lo scorso anno, l’ho battezzato al freddo.
Dopo una settimana di Sicilia con un clima che oscillava tra i + 20/25 gradi, io e la mia insostituibile compare di avventure, Miss Nadia, siamo partite per la Baviera. Lì le temperature toccavano i – 12 gradi! Brrrrrrrrrrrrrr…
Un giretto per i paesaggi incantevoli del sud della Baviera, tra i paradisi degli sciatori, castelli fatati e case affrescate ornate di fiori, che davano pennellate di colore al candido bianco della neve…
Tra i Castelli visitati quello più noto è senza dubbio il Castello di Neuschwanstein di Ludwig II, colui che fu più un sognatore che un classico re.
Un "castello da fiaba"… che ogni anno attira un milione di visitatori e che è rappresentato in innumerevoli illustrazioni, copiato persino a "Disneyland"!
E come nelle fiabe una carrozza ci ha portato sulla collina dove sorge, imponente… il castello… Da lì un panorama ha regalato ai nostri occhi paesaggi suggestivi. Che FIABA!
Al prossimo viaggio…
Ai prossimi Castelli…
… magari a quelli della LOIRA.
 
Stelline

Flowerangel Designer

“Supplica a mia madre” Pier Paolo Pasolini

Supplica a mia madre

Stelline

E’ difficile dire con parole di figlio

ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.

 Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,

ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.

 Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:

è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.

 Sei insostituibile. Per questo è dannata

alla solitudine la vita che mi hai data.

 E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame

d’amore, dell’amore di corpi senza anima.

 Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu

sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:

 ho passato l’infanzia schiavo di questo senso

alto, irrimediabile, di un impegno immenso.

 Era l’unico modo per sentire la vita,

l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.

 Sopravviviamo: ed è la confusione

di una vita rinata fuori dalla ragione.

 Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.

Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…

  "Pier Paolo Pasolini"

Flowerangel Designer

“Non ho bisogno di tempo” Pedro Salinas

Non ho bisogno di tempo 

Stelline

Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere là dove taci,
o nelle parole con cui tu taci?
Chi ti cerchi nella vita che stai vivendo,
non sa di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi.
E seguirti all’indietro in ciò che hai fatto, prima,
sommare azione a sorriso,
anni a nomi, sarà come perderti. Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
in quello squarcio brutale di tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.
Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,
nuda ormai dell’equivoco,
della storia, del passato, tu, amazzone sulla folgore,
palpitante di recente ed inatteso arrivo,
sei così anticamente mia,
da tanto tempo ti conosco,
che nel tuo amore chiudo gli occhi,
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura
con cui si riconoscono lettere
e forme e si fanno conti
e si crede di vedere chi tu sia, o mia invisibile.
 
 

Pedro Salinas
da ”La voce a te dovuta”
 
(Il MIO libro)

Flowerangel Designer

“Quando la notte” il libro di Cristina Comencini

Quando la notte

Una storia di attrazione e di amore estremi sullo sfondo paradossalmente claustrofobico delle Dolomiti. Il lato oscuro del sentimento materno e il lato oscuro del desiderio. Un uomo e una donna – un duello, una sfida, un’estasi che non può durare.

È estate, Marina è in montagna con il figlio piccolo, sola di fronte alla propria incapacità di essere la brava madre che dovrebbe e vorrebbe essere. Il suo padrone di casa, Manfred, è un montanaro rude e silenzioso, che nasconde con la ruvidezza il trauma di un doppio abbandono. E’ come la spiasse. Una notte qualcosa succede nell’appartamento di Marina. Manfred interviene, il bambino è ferito e lui lo porta in ospedale. Da quel momento, si mette sulle tracce di una verità inconfessabile che Marina ha nascosto a tutti, persino al marito. Ma anche lei riesce ad arrivare al segreto di Manfed, e gli fa intendere di aver capito l’abisso della sua fragilità. Da allora in poi, in questa sorta di nudità dal profondo, Manfred e Marina sono l’uomo e la donna che si guardano, si sfidano, si desiderano – e forse si vogliono morti, tanto è intollerabile ed estremo il loro desiderare.

 
Stelline
 
Un libro di facile lettura, bellissimo nella sua semplicità… vero, autentico, isterico e passionale… scritto per la maggiore con i pensieri, spesso contrastanti, dei due protagonisti.
Un testo su molti aspetti ironico in cui il lettore può ritrovare le proprie riflessioni.
L’ho letteralmente divorato e alla fine mi ha lasciato la nostalgia per i due protagonisti, diversi ma affascinanti nella loro normalità.
 
"Quando la notte" in parole povere è:  silenzio, rifugio pensieri e passione.

Flowerangel Designer